Radio Follonica 27 CB/OM
USO DELLE APPARECCHIATURE RICETRASMITTENTI
L'utilizzo delle
apparecchiature radio e la loro detenzione sono regolate in Italia da
numerose leggi, alcune di esse risalgono addirittura agli anni venti.
Senza entrare nel merito è opportuno ricordare che chiunque usi un'apparecchiatura
radio deve essere autorizzato dal Ministero delle Comunicazione mediante
una licenza, come nel caso dei radioamatori, o mediante un'autorizzazione,
come nel caso delle apparecchiature ad uso cosiddetto "civile".
Una radio ricetrasmittente genericamente è composta da un corpo centrale
che contiene i circuiti di sintonia, ricezione e trasmissione, di un microfono,
un altoparlante, un'antenna e un alimentatore. Vi sono anche i portatili,
o palmari, che raggruppano in un unico pezzo tutti i componenti appena
descritti. Prima di iniziare un collegamento radio bisogna sincerarsi
che tutti i "pezzi" siano opportunamente collegati, in caso contrario
oltre a rendere impossibile il collegamento radio, si può provocare un
grave danno all'apparecchiatura stessa. Rivolgendosi ai neofiti e tralasciando
le radio complesse dei radioamatori e dei CB, vi sono alcuni comandi e
strumenti che compaiono su tutte le apparecchiature radio in commercio,
essi sono:
- Manopola del volume e di on/off
- Manopola di sintonia o di canale
- Manopola di silenziamento o "squelch"
Pulsante di trasmissione
PTT ( Pusch To Talck , schiaccia per parlare) Una volta accesa l'apparecchiatura
(manopola on/off) e regolato il volume di ascolto necessario, si regolerà
il silenziamento fino a scomparsa del rumore di fondo. Per poter effettuare
la comunicazione radio è necessario essere sintonizzati sulla stessa frequenza,
o sullo stesso canale in uso, pertanto la manopola di sintonia andrà ruotata
fino a far comparire il canale o la frequenza desiderata. A questo punto
si potrà trasmettere la propria voce premendo il pulsate PPT che normalmente
è posto su di un lato del microfono, parlando a breve distanza dallo stesso
e rilasciando il PTT immediatamente alla fine della comunicazione. Questa
operazione è necessaria in quanto le radiotrasmittenti (a differenza del
telefono), sono monodirezionali, cioè durante la ricezione non possono
trasmettere e viceversa. Pertanto quando si preme il pulsante PTT si attiva
la radio nel modo trasmissione e si inibisce la ricezione. Per far capire
al corrispondente che si sta finendo di trasmettere e che si passerà all'ascolto,
al termine della comunicazione si pronuncia la parola "passo". Questa
operazione, che spesso comporta degli errori nei principianti, è molto
più semplice apprenderla mediante prove pratiche che non cercare di spiegarla
in questo testo. Il massimo rendimento si ottiene seguendo alcune norme
fondamentali: tenersi sempre lontani da muri e da manufatti in metallo,
posizionare le antenne in spazi aperti e più in alto possibile. Quando
si usano i portatili, non trasmettere con l'apparecchiatura agganciata
alla cintura (il rendimento della radio scende dell'80%)
PROCEDURE E TERMINOLOGIE DI TRASMISSIONE
Per effettuare una chiamata radio
si segue la seguente procedura:
- Sincerarsi che nessuno stia impegnando
la frequenza per evitare di "sovramodulare" ovvero disturbare altre
comunicazioni.
- Rivolgersi al corrispondente
chiamandolo con il suo nominativo e indicando il luogo dove si trova.
- Far seguire il proprio nominativo
e il luogo dove ci si trova es. "ATTENZIONE SALA OPERATIVA DEL
COMUNE DI FOLLONICA DA SQUADRA BETA IN LOCALITA' CASONE, PASSO".
-
Quando la
sala operativa comunale darà il permesso di comunicare si potrà
trasmettere il messaggio o la richiesta. Questa procedura è
necessaria in quanto la sala operativa potrebbe essere impegnata a
ricevere un'altra trasmissione da una località lontano da voi
e di conseguenza la vostra apparecchiatura non è in grado di
ascoltarla. Appena effettuato il primo collegamento, per verificare
la ""bontà dello stesso", si richiede il controllo.
Esso consiste nello scambiarsi rispettivamente le condizioni di ricezione:
Il QRK (controllo in codice Q), è un dato importantissimo in
fase di monitoraggio radio del territorio perchè permette di
identificare zone d'ombra delle trasmissioni radio. Si compone di
due dati: "RADIO" e "SEGNALE". Il primo è
relativo alla comprensibilità della voce ricevuta, il secondo
alla forza del segnale misurato da un apposito strumento montato normalmente
su apparecchiature radio di qualità ("S"meter). Tralasciando
la lettura dello strumento, si può in ogni caso dare un controllo
radio secondo questa scala: Tabella
della comprensibilità radio
- RADIO 5 : comprensibilità 100%
- forte e chiaro
- RADIO 4 : comprensibilità 80%
- abbastanza comprensibile
- RADIO 3 : comprensibilità 60%
- appena comprensibile
- RADIO 2 : comprensibilità 40%
- comprensibilità a tratti
- RADIO 1 : comprensibilità 20%
- non comprensibile
- RADIO 0 : assenza di modulazione
- non si sente niente
Generalmente le
comunicazioni radio vengono effettuate "in chiaro", cioè
parlando normalmente, è opportuno comunque sapere che i CB e i
radioamatori, insieme ad altri numerosi enti, usano alcuni codici o linguaggi
particolari definiti codice Q e codice di sillabazione Nato.
Nel primo, ad alcune frasi fatte di uso comune, sono associati dei codici
di 3 lettere come ad esempio QTR = orario di trasmissione; QTC = messaggio
da trasmettere.
Un operatore occasionale che comunichi via radio con un corrispondente
che utilizza questo codice, è opportuno che richieda subito la trasmissione
in chiaro per evitare inutili richieste successive di spiegazioni. Il
codice Nato di sillabazione, o "Spelling", è invece fondamentale
per tutti gli operatori radio, perchè sulle reti di comunicazione
transitano messaggi di richiesta di farmaci o nomi complessi. La sillabazione
effettuata in maniera corretta permette in questi casi l'assenza di errori
che possono essere fatali. Esempio: .."il paziente è stato colpito
da ictus (spelling): INDIA, CHARLIE, TANGO, UNIFORM, SIERRA e pertanto
deve essere trasportato mediante elicottero".. Con queste brevi note
chiaramente non si diventa operatori radio di telecomunicazioni di emergenza,
ma sicuramente esse dovrebbero permettere a chiunque, nel malaugurato
caso si trovasse in situazione di emergenza e con la disponibilità di
una apparecchiatura radio, di lanciare un messaggio di allarme o di richiesta
di soccorso. COMPORTAMENTO
DELL'OPERATORE RADIO
Finora sono stati descritti
gli aspetti "tecnici" dei collegamenti radio d'emergenza. Occorre
aggiungere che colui che invia un messaggio radio non sempre è
un semplice esecutore di una richiesta ma, frequentemente, è anche colui
che genera il messaggio. I messaggi possono riguardare innumerevoli casistiche,
ed è pertanto indispensabile seguire il cosiddetto "Triage
delle informazioni", per essere esaurienti, concisi e precisi.
Le informazioni inutili, o logorroiche, occupano la frequenza, creano
confusione e sono dannose per chi le riceve.
TRIAGE DELLE INFORMAZIONI
Un compito che spesso è affidato a un volontario
munito di ricetrasmittente, è quello di "verificare la situazione"
ovvero recarsi sul luogo dove è avvenuta l'emergenza per descrivere
la reale situazione. La descrizione del sinistro è di estrema importanza
per poter avere informazioni precise al fine di inviare i mezzi di soccorso
più idonei senza perdite di tempo. Occorre quindi riordinare le idee e
trasmettere un messaggio chiaro e conciso, in modo da occupare la frequenza
il meno possibile. Tutto ciò si può fare applicando la regola
delle "5 W". Where When What Who Why Ovvero DOVE QUANDO
COSA CHI COME
Giunti sul luogo del sinistro: -
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Memorizzare l'indirizzo (Comune,
frazione, via, numero civico, strada statale, provinciale, comunale
ecc.), prestare attenzione anche ai particolari salienti della zona
e della sede stradale(ponticelli, fossi, chiesette ecc.)
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Capire il tipo di sinistro
(terremoto, alluvione, crollo, incidente stradale) ed individuare
le conseguenze (dispersi, annegati, feriti).
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Controllare se vi sono pericoli
collaterali (spandimenti di liquido infiammabile, tossico, cavi di
corrente elettrica scoperti, materiale con il simbolo della radioattività.
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Pianificare il percorso più
semplice per gli eventuali aiuti, tenendo presente le dimensioni dei
mezzi di soccorso quali autopompe, autoscale, autogrù. Con
il quadro della situazione perfettamente nella mente, si può iniziare
a trasmettere il primo messaggio di soccorso che contenga solo le
informazioni secondo la regola descritta precedentemente. Ogni altra
informazione DEVE essere ritenuta inutile per la trasmissione del
primo messaggio pertanto non deve essere riferita.
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